Il punto sui principali mercati finanziari: martedì 3 dicembre

di: Alessio Moretti 3 Dicembre 2024 10:50

Monitoraggio di un investimento in obbligazioni

Indici azionari statunitensi

  • Dow Jones Industrial Average: -0,29%.
  • Nasdaq 100: +1,12%.
  • S&P 500: +0,24%, con 3 su 11 settori in rialzo.

Lunedì misto per i mercati azionari USA: l’indice S&P 500 ha guadagnato lo 0,24%, il Nasdaq Composite è salito di circa l’1%, mentre il Dow Jones Industrial Average ha registrato una flessione dello 0,29%. L’S&P 500 ha segnato il suo 54° record di chiusura dell’anno, anche se i guadagni si sono concentrati in pochi settori.

Stagionalità favorevole: Dicembre è storicamente un mese positivo per i mercati azionari USA. Dal secondo dopoguerra, ha mostrato la seconda media mensile più alta per l’S&P 500, con una frequenza di rialzi e una volatilità significativamente inferiori rispetto agli altri mesi, soprattutto negli anni elettorali.

Notizie aziendali

  • Intel: Il CEO Pat Gelsinger ha annunciato un’uscita a sorpresa dopo che il consiglio ha perso fiducia nella sua strategia di rilancio.
  • Super Micro Computer: Un’indagine indipendente non ha trovato prove di illeciti, ma ha raccomandato il rinnovo della leadership nei settori finanziario e legale.
  • Stellantis: Uscita imprevista del CEO Carlos Tavares, lasciando il gruppo senza una chiara successione in un momento cruciale per il settore automobilistico.

Migliori e peggiori settori dell’S&P 500

  • Miglior settore: Comunicazioni (+1,45%), con Meta Platforms (+3,22%), Alphabet (+1,46%) e Match Group (+1,41%).
  • Peggior settore: Utilities (-2,08%), con cali significativi di PG&E (-4,99%), Vistra (-3,58%) e Exelon (-3,01%).

Indici azionari europei

  • CAC 40: +0,02%.
  • DAX: +1,57%.
  • FTSE 100: +0,31%.

Materie prime

  • Oro: -0,55% a 2.638,66 dollari l’oncia.
  • Argento: -0,02% a 30,59 dollari l’oncia.
  • Petrolio WTI: -0,04% a 68,12 dollari al barile.
  • Petrolio Brent: -1,38% a 71,93 dollari al barile.

Oro in calo: Dopo quattro sessioni consecutive di rialzi, i prezzi dell’oro sono scesi dello 0,55% lunedì, influenzati da un rafforzamento del dollaro USA e dall’attesa di importanti dati economici e dichiarazioni della Federal Reserve.

Petrolio stabile: L’ottimismo per una maggiore domanda, sostenuto dall’aumento dell’attività manifatturiera in Cina, è stato bilanciato dalle preoccupazioni per una politica monetaria restrittiva della Fed.

Geopolitica

  • Tregua fragile in Medio Oriente: Nonostante un accordo tra Israele e Libano, le tensioni sono aumentate. Lunedì Israele ha colpito obiettivi in Libano in risposta a presunte violazioni del cessate il fuoco da parte di Hezbollah. Tuttavia, il Pentagono ha dichiarato che, nonostante gli incidenti, la tregua è ancora in vigore.
  • OPEC+: La riunione del gruppo, posticipata al 5 dicembre, sarà cruciale per decidere se rinviare l’aumento della produzione previsto per gennaio 2025.

Valute

  • Euro: -0,74% a 1,0497 USD.
  • Sterlina: -0,66% a 1,2653 USD.
  • Bitcoin: -2,03% a 95.393,90 USD.
  • Ethereum: +0,49% a 3.616,10 USD.

Euro in calo: Lunedì l’euro ha registrato la sua maggiore perdita giornaliera da inizio novembre, chiudendo a -0,74% contro un dollaro in rafforzamento. Le preoccupazioni per una possibile crisi politica in Francia, che potrebbe ostacolare gli sforzi per ridurre il deficit di bilancio, hanno aggravato il ribasso. Il dollaro, nel frattempo, ha beneficiato di dati positivi sull’attività manifatturiera statunitense.

Dati PMI USA:

  • Il PMI manifatturiero dell’ISM è salito a 48,4 a novembre rispetto al 46,5 di ottobre.
  • Il PMI manifatturiero finale di S&P Global ha raggiunto 49,7, superando le stime iniziali di 48,8.

Questi dati hanno evidenziato la resilienza dell’economia americana e favorito un aumento dell’indice del dollaro dello 0,59%, che ha raggiunto quota 106,40.

Sterlina mista:

  • Contro il dollaro, la sterlina è scesa dello 0,66% a 1,2653 USD.
  • Contro l’euro, invece, ha guadagnato lo 0,35% a 82,75 pence, avvicinandosi al massimo degli ultimi due anni e mezzo.

Dollaro-yen:

Il dollaro ha perso terreno rispetto allo yen (-0,14% a 149,54), a seguito delle dichiarazioni del governatore della BoJ, Kazuo Ueda, che ha lasciato intendere un possibile rialzo dei tassi in risposta alla crescente inflazione.

Obbligazioni

  • Titoli del Tesoro USA (10 anni): +2,3 punti base al 4,198%.
  • Bund tedeschi (10 anni): -5,5 punti base al 2,036%.
  • Gilt britannici (10 anni): -3,1 punti base al 4,216%.

USA:

Dopo un iniziale aumento, i rendimenti dei Treasury statunitensi sono scesi sulla scia delle dichiarazioni del governatore della Fed Christopher Waller, che ha segnalato la possibilità di un taglio dei tassi nella riunione del 17-18 dicembre. Il rendimento del Treasury decennale è aumentato di +2,3 bps a 4,198%.

Europa:

  • La politica francese ha aggiunto volatilità ai rendimenti obbligazionari. Lo spread tra i rendimenti dei titoli decennali francesi e tedeschi è aumentato di 6,5 bps a 87,5 bps.
  • In Germania, il rendimento dei bund decennali è sceso al minimo di due mesi (-5,5 bps al 2,036%) grazie alla domanda di beni rifugio.

Francia:

Il rischio politico è aumentato dopo che i partiti di estrema destra e sinistra hanno annunciato una mozione di sfiducia contro il primo ministro Michel Barnier, complicando l’approvazione del bilancio 2025.

Aggiornamenti macro globali

Stati Uniti

  • Fed: Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha ribadito che il percorso della politica monetaria è “flessibile” e dipendente dai dati. Nel frattempo, Christopher Waller si è mostrato favorevole a un taglio dei tassi a dicembre, citando segnali di rallentamento nell’inflazione.

Eurozona

  • BCE: Il capo economista Philip Lane ha indicato un futuro approccio più orientato alla crescita e meno dipendente dai dati a breve termine. Tuttavia, Isabel Schnabel ha suggerito che i mercati non dovrebbero aspettarsi un atteggiamento troppo accomodante, ritenendo che il tasso neutrale sia più alto nell’era post-pandemica.

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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti

Autore Articolo: Alessio Moretti
Laureato in Economia e Management ed esperto in contenuti finanziari e marketing digitale. Dal 2016 si dedica al mondo degli investimenti e dal 2018 collabora con TradingFacile come seo strategist e quantic Trader. IN BREVE: - Dal 2016 entra nel mondo del trading diventando programmatore di strategie automatiche; - Dal 2018 si dedica al marketing digitale e scrive di economia e finanza; STUDI: Laurea in economia e management

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