Seduta senza sostanziali variazioni quella di lunedì 6 marzo per l’indice tecnologico che, così come gli altri indici di Wall Street, perde terreno nel finale e chiude vicino la parità.
C’è molta attesa per l’audizione di Jerome Powell al congresso sul rapporto semestrale della Fed in tema di politica monetaria, prevista per oggi e domani.
Gli operatori si aspettano ancora toni da falco da parte del numero uno della Fed, atteso quindi a ribadire il concetto che i tassi di interesse siano destinati a crescere più in alto e più a lungo.
Riteniamo che i timori di una politica monetaria ancora restrittiva siano già stati scontati dal mercato, pertanto non ci aspettiamo importante debolezza nel caso in cui Powell confermasse la propria linea dura nella lotta all’inflazione.
Soltanto l’annuncio di un rialzo di 50 punti base dei tassi nella prossima riunione potrebbe scuotere il sentiment degli investitori, portando a vendite improvvise.
C’è da segnalare inoltre un altro appuntamento chiave per questa settimana, ovvero il rapporto sull’occupazione di febbraio, previsto per venerdì.
Da un punto di vista grafico, la situazione sul future Nasdaq è ancora incerta, nonostante il mercato abbia messo a segno un importante rimbalzo nell’ultima seduta della scorsa settimana.
Nella precedente analisi avevamo scritto che sul supporto a 12.000 punti avremmo dovuto attenderci un rimbalzo, con primo target a 12.300 punti; la tenuta di tale livello ha infatti prodotto il rally osservato nelle ultime sessioni, con le contrattazioni di ieri che si sono chiuse a 12.325 punti.
Il consolidamento sopra area 12.300 punti lascia aperte le speranze di assistere ad una prosecuzione del rimbalzo fino a 12.500 punti, livello il cui successivo recupero riporterebbe poi un certo ottimismo su questo mercato.
Infatti dopo la barra resistiva di ieri con chiusura lontana dai massimi, un nuovo breakout dei massimi odierni nel breve sarebbe da intendere come segnale di forza (pattern smash day) ed in grado di alimentare ulteriori acquisti almeno fino a 12.900 punti, dove troviamo il prossimo importante punto di snodo.
In caso di consolidamento sopra i 12.500 punti valuteremo quindi strategie rialziste anche sul multiday, mentre in caso di nuovo rifiuto del prezzo su livelli vicini ai massimi ieri potremo assistere ad una nuova correzione, anche se nel contesto attuale rimane difficile identificare punti di ingresso short, perlomeno fino a che il mercato rimarrà sopra gli 11.750 punti.
In caso di discesa sotto 11.750 punti, confermato in chiusura di sessione, attendiamoci invece un retest almeno di quota 11.300 punti.
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Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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