Il punto sui mercati finanziari – 1 ottobre 2024

di: Filippo Giannini 1 Ottobre 2024 11:13

mercati finanziari analisi

Indice dei contenuti:

Aggiornamenti macroeconomici

Il presidente della Fed, Powell, conferma la sua posizione post-riunione di settembre ma adotta una prospettiva cauta per la decisione di novembre.

Durante il suo intervento alla conferenza della National Association of Business Economics a Nashville, Powell ha indicato che, se l’economia si svilupperà come previsto, la politica monetaria potrebbe spostarsi verso una posizione più neutrale.

Se l’economia si evolverà come previsto, ha suggerito due ulteriori tagli di 25 punti base quest’anno, in linea con le ultime proiezioni economiche.

Le prime interpretazioni degli analisti hanno evidenziato una visione “hawkish” (più restrittiva), poiché Powell ha respinto l’idea che un taglio di 50 punti base possa diventare la nuova norma, sottolineando che la Fed attualmente non dispone di dati sufficienti per giustificare un tale movimento.

Inflazione germania

Gli aggiornamenti sull’inflazione da diverse regioni tedesche suggeriscono che le pressioni sui prezzi si stanno attenuando nel Paese. Sei Länder hanno registrato una diminuzione dell’inflazione per settembre, indicando che il tasso nazionale potrebbe scendere sotto il 2% per la prima volta da febbraio 2021.

Nel Nord Reno-Westfalia, lo Stato più popoloso, l’aumento dei prezzi è sceso all’1,5% a settembre rispetto all’1,7% di agosto. Anche l’Assia ha visto un calo, con l’inflazione che è passata dall’1,5% all’1,2%.

Un’indagine dell’Istituto Ifo ha rivelato che le aspettative sui prezzi da parte delle imprese stanno diminuendo in modo significativo, riflettendo il rallentamento dell’economia. L’indicatore delle aspettative sui prezzi è sceso a 13,8 a settembre rispetto a 16,1 di agosto, il valore più basso da febbraio 2021. L’Istituto Ifo ha dichiarato che la crisi economica sta limitando la capacità delle aziende di aumentare i prezzi.

Gli economisti prevedono un leggero aumento dell’inflazione nei prossimi mesi a causa di effetti base, seguito da un graduale rallentamento nel 2025. Tuttavia, considerando i recenti dati economici deboli provenienti dal blocco, la BCE potrebbe affrontare pressioni per attuare ulteriori tagli dei tass

Indici azionari USA:

  • Dow Jones Industrial Average: +0,04%
  • Nasdaq 100: +0,26%
  • S&P 500: +0,42%, con nove settori su undici in crescita.

Lunedì, l’S&P 500 ha chiuso con un aumento dello 0,4%, chiudendo il mese con un +2% e il trimestre con un +5,5%. Il Nasdaq Composite è cresciuto dello 0,4%, mentre il Dow Jones ha registrato un leggero incremento inferiore allo 0,1%. Entrambi gli indici hanno raggiunto nuovi massimi storici.

Nonostante un inizio di giornata debole, l’S&P 500 ha registrato il suo quarto trimestre consecutivo di guadagni, il periodo di crescita più lungo dal 2021, con il Nasdaq 100 che ha mostrato una performance simile.

Notizie aziendali:

  • Verizon ha siglato un accordo per vendere migliaia di torri di telecomunicazione a Vertical Bridge, una società di infrastrutture digitali.
  • DirecTV e Dish hanno annunciato una fusione, che creerà il più grande fornitore di pay-TV negli Stati Uniti.

Questa settimana, sette aziende dell’S&P 500 pubblicheranno i loro risultati trimestrali.

Miglior settore dell’S&P 500:

  • Energia: +0,83%, con Hess (+1,64%), Halliburton (+1,40%) e Kinder Morgan (+1,38%) in evidenza.

Peggior settore dell’S&P 500:

  • Materiali: -0,60%, con Freeport-McMoRan (-2,77%), Celanese (-2,39%) e PPG Industries (-1,56%).

Titoli Mega Cap:

  • Alphabet: +1,15%
  • Amazon: -0,87%
  • Apple: +2,29%
  • Meta Platforms: +0,90%
  • Microsoft: +0,53%
  • Nvidia: +0,03%
  • Tesla: +0,45%

Nel settore tecnologico, Apple ha avuto la migliore performance (+2,29%), mentre Micron Technology è stata la peggiore (-2,47%).

Indici azionari europei:

  • CAC 40: -2,00%
  • DAX: -0,76%
  • FTSE 100: -1,01%

Il settore automobilistico ha avuto una performance negativa, con società come Stellantis, Volkswagen, Porsche e Aston Martin che hanno emesso avvertimenti sugli utili. Speculazioni su potenziali fusioni sono aumentate, con BMW potenzialmente interessata a unirsi a Renault e Stellantis. Nel complesso, il settore ha perso circa 10 miliardi di dollari.

Anche il settore immobiliare è stato sotto pressione, con Rightmove che ha respinto il quarto tentativo di acquisizione da parte di REA Group.

Al contrario, i settori collegati alle materie prime hanno registrato buoni risultati grazie all’aumento dei prezzi del rame, influenzati dalle misure di stimolo della Cina.

Commodities:

  • Oro: -0,93% a 2.633,34 dollari l’oncia
  • Argento: -1,57% a 31,13 dollari l’oncia
  • Petrolio WTI: -0,42% a 68,35 dollari al barile
  • Brent: -0,95% a 71,76 dollari al barile

I prezzi dell’oro hanno subito un leggero calo lunedì, ma il metallo prezioso rimane comunque sulla strada per registrare la sua migliore performance trimestrale dal 2020.

L’oro ha raggiunto un picco storico giovedì scorso, a 2.685,42 dollari l’oncia, accumulando un guadagno di oltre il 13% nel trimestre.

I prezzi del petrolio hanno concluso il terzo trimestre con un calo del 17%. La domanda di petrolio negli Stati Uniti ha registrato un aumento, mentre la produzione è diminuita leggermente, come riportato dall’EIA.

Mercato delle valute:

  • Euro: -0,22% a 1,1138 dollari
  • Sterlina britannica: +0,04% a 1,3378 dollari
  • Bitcoin: -3,37% a 63.656,00 dollari
  • Ethereum: -3,68% a 2.606,40 dollari

Lunedì il dollaro è salito, grazie alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha mantenuto una posizione aggressiva sull’economia.

Tassi di interesse:

  • Treasury USA a 10 anni: +3,3 punti base a 3,787%
  • Bund tedeschi a 10 anni: -0,6 punti base a 2,129%
  • Gilt britannici a 10 anni: +2,8 punti base a 4,007%

I rendimenti dei titoli di stato statunitensi hanno registrato un aumento, in linea con le dichiarazioni di Powell riguardo un approccio graduale ai tagli dei tassi di interesse.

In Europa, i rendimenti obbligazionari sono diminuiti, con l’inflazione tedesca che ha registrato un rallentamento più marcato del previsto.

Informazioni sull'autore: Filippo Giannini

Laureato in ingegneria, ha 15 anni di esperienza sui mercati finanziari come trader indipendente. Membro Professional della Società Italiana di Analisi Tecnica (SIAT), per TradingFacile opera come trader quantitativo, analista tecnico e responsabile del settore formazione. La sua operatività si concentra su un approccio quasi esclusivamente automatico, attraverso algoritmi da lui creati e validati che sfruttano principalmente la volatilità e le inefficienze di mercato. Viene invitato regolarmente come relatore ai principali eventi italiani inerenti al trading e agli investimenti e collabora inoltre con broker e testate giornalistiche, realizzando analisi sui principali indici e cross valutari, oltre a seminari ed eventi formativi, sia dal vivo che on-line. Collabora con le principali testate giornalistiche di settore, realizzando report e analisi di mercato.

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