S&P500: ulteriore correzione in vista?

Seduta mista ieri a Wall Street, messa sotto pressione dal comparto utilities e dai titoli energetici, mentre si sono ben difesi i titoli tecnologici.

Dopo i dati trimestrali diffusi da First Republic Bank, fra gli investitori si sono riaccesi i timori per una nuova crisi del comparto bancario.

Ieri la banca regionale americana ha perso quasi il 30%, dopo che nella sessione precedente aveva già perso il 50%, portando il calo da inizio anno al 95%.

Il future su S&P500 ha terminato la seduta in calo dello 0.42% a 4.076 punti.

Nella precedente analisi su S&P500 vi avevamo messo in guardia sull’attuale forza di questo mercato, dove l’ennesimo rifiuto di quota 4.200 punti era da intendere come segnale di una fase almeno interlocutoria.

Un ulteriore segnale di debolezza nel breve è arrivato nella giornata del 25 aprile, con l’S&P500 che ha registrato una chiusura giornaliera sotto quota 4.110, invalidando l’ultima barra rialzista ad ampio range.

Quindi con il ritorno sotto i 4.110 punti il quadro tecnico di breve si è indebolito e non è escluso ora che potremmo assistere ad un’estensione della correzione e ad un retest dei 4.025 punti.

A livello operativo sconsigliamo pertanto al momento ingressi long sulle correzioni intraday, che torneerebbero invece ad essere valutati in caso di close giornaliera sopra i 4.150 punti, con primo target a 4.200; in caso di retest dei 4.025, segnaliamo invece un supporto dove ci aspettiamo una reazione da parte del mercato e dove valuteremo invece acquisti speculativi in ottica multiday.

Fino al test dei 4.000 punti ci aspettiamo ancora che il mercato possa essere sostenuto e che possano ripartire gli acquisti, mentre in caso di chiusura giornaliera sotto i 3.975 punti aspettiamoci una nuova spirale di debolezza associata ad un primo test dei 3.900 punti.

Come già osservato nelle precedenti analisi, la view di lungo periodo su questo mercato migliorerebbe notevolmente in caso di close sopra i 4.200 punti.