Wall Street difende i supporti chiave e aspetta le elezioni

Wall Street ha tentato un rimbalzo venerdì nonostante il brutto rapporto sull’occupazione, il peggiore da quando Joe Biden è presidente degli Stati Uniti.

La settimana si è comunque chiusa con cali sostanziali a causa della flessione dei titoli big tech.

Per questa ottava l’attenzione sarà tutta rivolta al duello tra Kamala Harris e Donald Trump, in quanto domani si apriranno i seggi negli Usa.

Il rapporto sull’occupazione

L’economia statunitense ha registrato ad ottobre un incremento di 12.000 nuovi posti di lavoro non agricoli, un dato significativamente inferiore alle aspettative degli analisti, che prevedevano un aumento di circa 150.000 unità. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1%, in linea con il mese precedente.

A livello settoriale, quello che ha sollevato più interrogativi di tutti sulla solidità della ripresa economica è stato quello manifatturiero, che ha subito una contrazione significativa con una perdita di 46.000 posti di lavoro.

I salari orari medi sono aumentati dello 0,4% rispetto al mese precedente, indicando una crescita annuale del 4%. Questo dato suggerisce che, nonostante la debolezza nella creazione di posti di lavoro, le pressioni inflazionistiche legate ai salari potrebbero persistere.

Le elezioni presidenziali

L’evento dell’anno è finalmente arrivato, domani i cittadini statunitensi voteranno per eleggere il nuovo presidente Americano.

L’esito del risultato rimane sempre più incerto.

Una vittoria di Kamala Harris potrebbe comportare una continuazione delle politiche fiscali espansive, con un focus su investimenti in infrastrutture e energia pulita. Al contrario, una vittoria di Donald Trump potrebbe portare a una riduzione delle tasse e a politiche commerciali più protezionistiche.

Analisi future Nasdaq

I future sugli indici americani stanno scambiando al momento della scrittura sulla parità.

Quello sul Nasdaq viene scambiato intorno i 20.150 punti; la sessione di venerdì si era chiusa a 20.170 punti.

Nonostante il sell off della scorsa settimana, causato dalla flessione dei titoli tecnologici, il mercato è riuscito per il momento a difendere il supporto a 19.900 punti.

Livello cruciale in ottica ribassista, la cui rottura, confermata in chiusura di sessione, catalizzerebbe nuove vendite fino in un primo momento a 19.450 punti.

Dai livelli attuali è ora tuttavia possibile assistere ad un rimbalzo, ma la dinamica tecnica migliorerebbe solo in caso di ritorno sopra i 20.500 punti, dove sarebbe poi lecito attendersi un possibile ritorno sui massimi storici.