Aggiornamenti Macro per venerdì 7 febbraio: Focus su BoE e Mercato del Lavoro USA
di: Alessio Moretti 7 Febbraio 2025 10:28
Bank of England: Voci Dissidenti per un Taglio Più Deciso
Giovedì la Banca d’Inghilterra (BoE) ha ridotto il tasso di interesse di 25 punti base, portandolo al 4,50%. Tuttavia, la decisione ha evidenziato un orientamento più accomodante all’interno del comitato di politica monetaria (MPC), con due membri – tra cui Catherine Mann, storicamente nota per la sua posizione restrittiva – che hanno votato a favore di un taglio più deciso di 50 punti base.
Nonostante questa spinta interna per un allentamento più aggressivo, la guidance ufficiale sui tassi è rimasta invariata. Il comunicato della BoE ha ribadito un approccio basato su valutazioni riunione per riunione, sottolineando la necessità di mantenere ancora una politica monetaria restrittiva. Un membro favorevole a un taglio più ampio ha evidenziato l’opportunità di adottare una strategia più attivista per fornire segnali chiari sulle condizioni finanziarie ottimali per il Regno Unito.
I verbali della riunione hanno evidenziato una crescita del PIL più debole del previsto e un calo negli indicatori di fiducia delle imprese e dei consumatori. Il mercato del lavoro ha continuato ad allentarsi, raggiungendo un equilibrio più sostenibile. I progressi nell’inflazione e nei salari sono stati considerati sufficienti a giustificare il taglio del tasso, con la BoE che ha sottolineato la necessità di un ritiro graduale e prudente della politica restrittiva.
Le proiezioni aggiornate indicano un’accelerazione dell’inflazione al 3,7% nel terzo trimestre del 2025, seguita da un progressivo rientro verso l’obiettivo del 2%. Tuttavia, le previsioni macroeconomiche suggeriscono che l’inflazione rimarrà al di sopra del target fino alla fine del 2027. I mercati dei tassi di interesse ora anticipano un ulteriore taglio entro la fine dell’anno, con altre tre riduzioni da 25 punti base già prezzate nei contratti futures.
Dati sul Mercato del Lavoro USA: Aumento delle Richieste di Sussidio e Crescita della Produttività
L’attenzione degli investitori si concentra sui dati chiave relativi all’occupazione negli Stati Uniti, con un incremento delle richieste di sussidio di disoccupazione e un miglioramento della produttività rispetto alle attese.
Le richieste iniziali di sussidio sono salite a 219.000 unità, superando sia le stime di consenso (213.000) sia il dato della settimana precedente, rivisto al rialzo a 208.000 (da 207.000). La media mobile a quattro settimane è aumentata di 4.000 unità, attestandosi a 216.750. Anche le richieste continue hanno registrato un incremento, raggiungendo 1,886 milioni rispetto alla previsione di 1,869 milioni e al dato rivisto della settimana precedente di 1,850 milioni.
Sul fronte della produttività, i dati preliminari del quarto trimestre mostrano una crescita dell’1,2% su base trimestrale, leggermente superiore al +1,1% atteso. I costi unitari del lavoro sono aumentati del 3,0% su base trimestrale, al di sotto delle stime del 3,4%. La produttività del terzo trimestre è stata rivista al rialzo a +2,3% (dal +2,2%), mentre i costi unitari del lavoro sono stati corretti al ribasso a +0,5% (dal +0,8%).
Questi dati arrivano in una settimana densa di pubblicazioni macroeconomiche, tra cui un rapporto JOLTS di dicembre più debole del previsto e un report ADP di gennaio superiore alle attese. Inoltre, le componenti occupazionali degli indici ISM per i settori manifatturiero e dei servizi hanno mostrato aumenti mensili, suggerendo una tenuta del mercato del lavoro.
Ora l’attenzione è puntata sul report sui Non-Farm Payrolls (NFP) di gennaio, con le aspettative di mercato che indicano una crescita occupazionale di 170.000 posti su base mensile. Un dato superiore a questa soglia potrebbe rafforzare la narrativa di un mercato del lavoro ancora solido, influenzando le prospettive di politica monetaria della Federal Reserve e l’evoluzione dei tassi di interesse nel 2024.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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