Titoli di stato in forte rialzo, il gilt sui massimi a 30 anni

di: Filippo Giannini 13 Gennaio 2025 11:44

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I rendimenti obbligazionari globali hanno registrato un aumento significativo la scorsa settimana, poiché i mercati hanno rivalutato le prospettive delle banche centrali e si preparano ad affrontare le politiche protezionistiche della nuova amministrazione statunitense.

Particolarmente colpiti sono stati i mercati del debito britannico, con gli investitori concentrati sulle necessità del governo di emettere più debito in un contesto di rallentamento economico e pressioni inflazionistiche crescenti.

I titoli di stato degli Stati Uniti

Venerdì i mercati hanno reagito ai dati sui nonfarm payrolls di dicembre, che hanno mostrato un mercato del lavoro ancora robusto: 256.000 posti di lavoro creati, un dato superiore sia ai 212.000 di novembre che alle previsioni di 153.000. Anche il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,2% al 4,1%. Tuttavia, la crescita media annua dei salari è rallentata leggermente al 3,9%, rispetto al 4% del mese precedente.

Nonostante un iniziale calo dei rendimenti, questi si sono ripresi rapidamente dopo i commenti di diversi funzionari della Federal Reserve sullo stato dell’economia e sulle prospettive dei tassi di interesse. Il rendimento del Treasury USA a 10 anni è salito di oltre 10 punti base, raggiungendo il 4,790%, il livello più alto da novembre 2023, per poi chiudere con un aumento di 8,1 punti base.

Il mercato dei futures sui tassi statunitensi ora dà per scontata una pausa nel ciclo di allentamento della Fed nella riunione di gennaio, secondo il CME FedWatch Tool. Inoltre, le aspettative di riduzione dei tassi nel 2025 sono state riviste al ribasso, prevedendo solo un taglio di 27 punti base, probabilmente a partire dalla riunione di giugno.

Titoli di stato del Regno Unito

Oltre Atlantico, l’aumento recente dei rendimenti dei gilt britannici, guidato dall’aumento globale dei costi di finanziamento sovrano e dalla spinta iniziale dei Treasury USA, continua a destare preoccupazione.

Il rendimento dei gilt a 30 anni ha toccato venerdì un nuovo massimo in 26 anni, trainato da crescenti aspettative inflazionistiche e timori sulle pressioni derivanti dalle politiche della nuova amministrazione USA.

I rendimenti dei gilt a 10 anni sono aumentati di 25 punti base, tornando ai livelli del 2008. La scorsa settimana è stata la peggiore per i gilt in un anno, anche se il rialzo è stato decisamente inferiore ai picchi di quasi 70 punti base osservati nel 2022.

Nonostante ciò, gli spread tra i rendimenti dei gilt britannici e quelli dei Treasury USA a 10 e 30 anni sono rimasti relativamente stabili negli ultimi tre mesi. Degno di nota è il comportamento della sterlina, che, dopo aver seguito per mesi i rialzi dei gilt, ha invertito la rotta a causa della debolezza dell’economia britannica e del crescente fabbisogno di finanziamenti per coprire il deficit fiscale.

Altri titoli di Stato Europei

In Europa, dopo la pubblicazione dei dati statunitensi, il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è aumentato di 2,7 punti base al 2,597%, il livello più alto da luglio. I rendimenti dei Bund a 2 anni, più sensibili alle aspettative sui tassi della BCE, sono saliti di 6,0 punti base al 2,297%, un massimo da novembre, per poi chiudere con un rialzo di 4,0 punti base.

Il rendimento del decennale italiano è aumentato di 6,0 punti base, raggiungendo il 3,771%, il livello più alto da novembre. Questo ha ampliato lo spread tra i rendimenti italiani e tedeschi di 3,3 punti base, portandolo a 119,8 punti base.

Nel complesso, i mercati hanno ridotto leggermente le aspettative di tagli dei tassi della BCE per quest’anno, di circa 5 punti base. Tuttavia, le previsioni di un allentamento nel 2025 rimangono sopra i 90 punti base, riflettendo le prospettive economiche relativamente più deboli dell’area euro.

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    Informazioni sull'autore: Filippo Giannini

    Autore Articolo: Filippo Giannini
    Laureato in ingegneria, ha 15 anni di esperienza sui mercati finanziari come trader indipendente. Membro Professional della Società Italiana di Analisi Tecnica (SIAT), per TradingFacile opera come trader quantitativo, analista tecnico e responsabile del settore formazione. La sua operatività si concentra su un approccio quasi esclusivamente automatico, attraverso algoritmi da lui creati e validati che sfruttano principalmente la volatilità e le inefficienze di mercato. Viene invitato regolarmente come relatore ai principali eventi italiani inerenti al trading e agli investimenti e collabora inoltre con broker e testate giornalistiche, realizzando analisi sui principali indici e cross valutari, oltre a seminari ed eventi formativi, sia dal vivo che on-line. Collabora con le principali testate giornalistiche di settore, realizzando report e analisi di mercato.

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