Trump spaventa la Fed, quale scenario si prospetta sui mercati?
di: Alessio Moretti 9 Gennaio 2025 15:39
I funzionari della Federal Reserve hanno espresso preoccupazioni sul fatto che le politiche del Presidente eletto Trump, in materia di commercio e immigrazione, possano alimentare l’inflazione. È quanto emerge dai verbali dell’ultima riunione di politica monetaria, pubblicati mercoledì.
L’inflazione è la carta jolly nel 2025. Ci sono molti scenari che potenzialmente rischiano di far risalire l’inflazione.
I verbali menzionano spesso “le recenti letture di inflazione elevata” e un “alto grado di incertezza” nei dati economici. Nel complesso, la parola “incertezza” è apparsa nove volte nei verbali della Fed, un segnale tutt’altro che confortante per gli investitori.
Cosa era accaduto nella riunione del 17-18 novembre
Alla fine della riunione del 17-18 dicembre, la Fed ha ridotto i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale. Tuttavia, le proiezioni economiche rilasciate in concomitanza con la decisione hanno mostrato che i funzionari della Fed prevedono solo due tagli ai tassi nel 2025, la metà rispetto alle attese di tre mesi prima.
Le stesse proiezioni indicano anche un’inflazione più alta e per un periodo più lungo rispetto a quanto previsto in precedenza. Durante una conferenza stampa, il presidente della Fed, Jerome Powell, aveva dichiarato che alcuni funzionari avevano già considerato l’impatto potenziale delle politiche di Trump nelle loro previsioni.
Trump potrebbe dichiarare un'”emergenza economica nazionale” per imporre tariffe alle importazioni
Secondo un rapporto della CNN, il Presidente eletto Donald Trump starebbe valutando la possibilità di dichiarare un'”emergenza economica nazionale” per facilitare l’introduzione di tariffe sulle importazioni. Una tale dichiarazione gli consentirebbe di tassare i beni esteri con maggiore libertà.
Reazione dei mercati
La notizia ha inquietato gli investitori, già in allerta per potenziali svolte impreviste nell’economia con l’avvicinarsi del giorno dell’insediamento.
Le tariffe, infatti, potrebbero aumentare i prezzi per i consumatori americani, innescando un nuovo ciclo inflazionistico. Nel frattempo, cresce lo scetticismo sul fatto che la Federal Reserve riduca ulteriormente i tassi di interesse nella prossima riunione di gennaio.
Possibili ripercussioni economiche
Un combinato disposto di tariffe, inflazione e tassi di interesse elevati potrebbe mettere sotto pressione l’economia.
Gli esperti prevedono quasi all’unanimità che la Fed non taglierà nuovamente i tassi di interesse questo mese, dopo una serie di riduzioni attuate verso la fine dello scorso anno.
Il primo taglio atteso è previsto in questo momento per la riunione di luglio.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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