Future S&P500: analisi tecnica 01/07/2024

di: Filippo Giannini 1 Luglio 2024 12:13

La misura dell’inflazione preferita dalla Fed, ovvero il core PCE, ha rallentato a maggio al 2.6% dal 2.8% di aprile.

Questo dato è stato interpretato in maniera positiva dai mercati azionari, con il future su S&P500 che è arrivato a toccare i 5.585 punti subito dopo l’uscita della notizia, salvo poi ritracciare e chiudere in negativo.

Le contrattazioni di venerdì si sono chiuse a 5.532 punti.

Il dato PCE, che si attesta ai minimi di marzo 2021, aumenta ora le aspettative di assistere ad un taglio dei tassi a settembre.

Al momento i mercati prezzano tale scenario con una probabilità di oltre il 60%.

scenario taglio tassi

Analisi future S&P500

analisi sp future

Il primo semestre dell’anno si è chiuso in rialzo di circa il 13% per il future su S&P500.

Il rialzo è stato in realtà per la larga parte trainato da pochi titoli e alimentato dall’entusiasmo per l’intelligenza artificiale, che non mostra per ora segni di riduzione.

A inizio anno il mercato peraltro ha iniziato con ottimismo sulla scorta di un taglio significativo dei tassi da parte della banca centrale, anche se poi i dati sulla persistenza dell’inflazione hanno portato la Fed a posticipare questi tagli. Nonostante ciò, l’entusiasmo per un futuro guidato dall’IA ha spinto l’S&P500 su nuovi massimi storici in questa prima metà del 2024.

Per il secondo semestre molti investitori rimangono ottimisti visti i profitti solidi sul fronte aziendale e visti i segnali di un calo dell’inflazione, che hanno rafforzato le aspettative per settembre di assistere ad un taglio dei tassi da parte della Fed.

Tuttavia, alcuni osservatori sono preoccupati per potenziali situazioni di bolla.

L’indice S&P500 equal weight (ogni azienda ha lo stesso peso) ha sottoperformato l’S&P500 con un margine significativo; questo di vario nella prima metà dell’anno è stato il più grande dal 1990. Inoltre, la valutazione dell’S&P500 in termini di price/earnings si sta avvicinando ai massimi da gennaio 2022.

L’indice S&P500 equal weight

A livello statistico negli anni un primo semestre forte è stato spesso seguito da rendimenti superiori alla media anche nella seconda metà dell’anno.

Mentre le valutazioni elevate, le condizioni di ipercomprato e i potenziali rischi per la crescita economica suggeriscono una potenziale pausa dei rialzi, le tendenze stagionali indicano che lo slancio potrebbe persistere nella seconda metà del 2024.

L’S&P500 storicamente ha mostrato un guadagno medio del 6%  nel secondo semestre a seguito di un rendimento positivo nel primo semestre; inoltre, quando i guadagni del primo semestre hanno superato il 10%, l’indice ha raggiunto guadagni medi del 7,7% nel secondo semestre, con risultati positivi nell’83% dei casi.

Rapporto s1-s2

Nelle ultime due settimane il mercato sembra però aver perso slancio e ora sta scambiando in laterale tra i massimi storici e il supporto già segnalato a 5.510 punti, livello che venerdì scorso è riuscito a contenere le vendite dopo l’inversione di prezzo dai massimi intraday.

Se il mercato dovese scendere sotto i 5.505 punti aspettiamoci un retest veloce dei 5.480 punti.

Anche se iniziano ad esserci dei campanelli d’allarme sull’azionario in generale, la dinamica tecnica su questo mercato è ancora positiva, anche se ora troviamo difese significative lato long a quota 5.543 punti e solo in caso di recupero dei 5.545 punti vedremo probabilmente un nuovo rally.

Sul fronte opposto troviamo valida area supportiva a 5.450 punti che dovrebbe arginare ulteriori tentativi di affondo, ma qualora dovessimo assistere ad una close giornaliera sotto i 5.450 punti, aspettiamoci nuova debolezza e discese fino a 5.400 ed in estensione a 5.350 punti.

Al momento comunque il livello dove associare un’inversione ribassista di lungo periodo e quindi un ritorno del mercato orso è a 5.200 punti.

Informazioni sull’autore: Filippo Giannini

Autore Articolo: Filippo Giannini
Laureato in ingegneria, ha 15 anni di esperienza sui mercati finanziari come trader indipendente. Membro Professional della Società Italiana di Analisi Tecnica (SIAT), per TradingFacile opera come trader quantitativo, analista tecnico e responsabile del settore formazione. La sua operatività si concentra su un approccio quasi esclusivamente automatico, attraverso algoritmi da lui creati e validati che sfruttano principalmente la volatilità e le inefficienze di mercato. Viene invitato regolarmente come relatore ai principali eventi italiani inerenti al trading e agli investimenti e collabora inoltre con broker e testate giornalistiche, realizzando analisi sui principali indici e cross valutari, oltre a seminari ed eventi formativi, sia dal vivo che on-line. Collabora con le principali testate giornalistiche di settore, realizzando report e analisi di mercato.

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